Post

ERMINIA ROMANO: una vita per la musica- dal pianoforte alla direzione d'orchestra

Immagine
  Orchestra Accademia Nazionale di Santa Cecilia Basilica di Massenzio Erminia Romano, nata a Roma il 28 novembre 1921, è una figura di spicco nel panorama musicale italiano del Novecento. Sposata con Antonio Tatò, futuro collaboratore e influente consigliere di Enrico Berlinguer, ebbe quattro figli. La sua carriera musicale iniziò in giovane età con lo studio del pianoforte sotto la guida di un illustre maestro come Artalo Satta e proseguì con il perfezionamento con il famoso caposcuola del pianismo moderno Alfredo Casella. È proprio con la suite dall’opera La donna serpente di Casella che nel 1959 Romano dimostra l’alto livello della sua tecnica direttoriale regalando al pubblico un’impresa rara e prestigiosa. Fino a quel momento, il suo percorso musicale era proseguito con lo studio della musica d’insieme con Guido Agosti e i corsi di direzione d’orchestra alla Accademia Chigiana di Siena con il direttore olandese Paul van Kempen. Erminia fu una delle poche donne a partecipare

Tatò-Berlinguer: un binomio di ferro

Immagine
                                 Tonino Tatò e Enrico Berlinguer Arrivati al potere, gli uomini di talento e di animo nobile come Enrico Berlinguer scelgono di avere accanro a sé uomini di spessore mentre quelli di scarso valore  si circondano di esseri mediocri, sbiaditi e manipolabili.                   Quarant’anni fa moriva Berlinguer e con lui, almeno per molti, la grande speranza di cambiare in meglio questo Paese. Fu un colpo quasi mortale per mio padre, Antonio Tatò, conosciuto più come Tonino. Non a caso, quel terremoto gli portò, pochissimo tempo dopo, il primo infarto. Era suo fedele amico e compagno di tante battaglie. E quella morte fu una cannonata che si abbatté, distruggendoli definitivamente, i quindici anni di lavoro politico che entrambi avevano compiuto in nome di un auspicato, crescente avanzamento democratico e pluralistico della società.  Già con l’assassinio di Aldo Moro sei anni prima aveva subito un duro colpo il progetto di rinnovamento sociale, politico e

Erminia Romano e L’EREDITÀ DELLE DONNE

Immagine
  Erminia Romano a L’EREDITÀ DELLE DONNE-cartellone Off  in programma a Firenze dal 24 al 26 novembre 2023  e on line                                                                                                                                              Un Festival in cui le donne prendono spazio, sono protagoniste, mostrano i propri talenti, fanno sentire la voce, le idee. Ecco L’EREDITÀ DELLE DONNE con focus sulle “madri della patria”. Tutti, dice la proposta, conoscono i "padri della patria", ma LE MADRI? Le donne che hanno inciso nella storia, nel costume, nell'arte, nella cultura? Tre giorni dedicati alla scoperta di volti, storie, creazioni, per dire al mondo che essere donna è un valore degno di attenzione e rispetto al di là delle funzioni riconosciute normalmente dalla società, dalla cultura, dalle religioni e per reagire a chi vuole fare della donna, ancora oggi (!), solo un oggetto di possesso e ne minaccia la vita. Alle serate dal vivo in teatro la di

Un raro filmato giornalistico con mio nonno Francesco Tatò

Immagine
                                                  https://youtu.be/HWOaaPMzkao Mio nonno Francesco Tatò, avvocato e giornalista, decano della stampa parlamentare, in un raro filmato degli anni '50. È quel signore alto, magro magro e con gli occhiali che parla brevemente con Pietro Nenni muovendo il braccio con un giornale in mano e successivanente cerca di captare, tendendo il collo, quello che sta dicendo Palmiro Togliatti. La scena si svolge davanti al Parlamento quando i giornalisti aspettavano l'uscita dei politici da una riunione per poter parlare con loro. Si riconoscono Pietro Nenni (PSI), Alcide De Gasperi (DC), Palmiro Togliatti (PCI) e Ferruccio Parri (Partito d'Azione). Antifascista fin dalla prima ora, si rifiutò di prendere la tessera fascista e pagò il suo coraggio con la perdita del lavoro e arrecando gravi disagi alla famiglia che si era appena formato. Pur in grande difficoltà e addolorato, n

IL TEMPO CORRE VELOCE

Immagine
                      IL TEMPO CORRE VELOCE       BIOGRAFIA PROFESSIONALE IN BREVE di GIOVANNA TATÒ                                                  Al lavoro a Roma in una riunione del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti sulla deontologia, io unica donna (tra gli altri, in fondo Enrico Mentana e di profilo in primo piano Bruno Vespa)              Il tempo corre veloce. Si avvolge su se stesso, gira come una spirale, si arrotola, si srotola e si arrotola di nuovo. Difficile fermarlo.        Poco più che ventenne, studentessa universitaria squattrinata, riuscii a lavorare nel giornale della città. Venezia, bellissima, un sogno di merletti contro il cielo azzurro sulla laguna, silenziosa e affascinante. Mi aveva aiutato mio nonno Francesco Tatò. In linea paterna avevo in famiglia principalmente giornalisti: mio nonno, decano della stampa parlamentare, mio padre Antonio Tatò (ma preferiva farsi chiamare Toni