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SINISTRA, AVEVI UN GIOIELLO PER LE MANI

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Ma che cosa state facendo …. Sinistra, avevi un gioiello per le mani, un gioiello da cui imparare OGGI.  Da trarre ad esempio nella sua struttura portante, da studiare e adattare ai tempi che cambiano producendo nuovo pensiero nelle scuole, nelle università, nel sindacato, nell'associazionismo, nei campi coltivati delle aziende agricole e nelle voci isolate disprezzate da tutti, da analizzare alla luce dei mass media che spingono i cervelli all’ammasso cercando solo il consenso, delle leggi che abbassano le difese immunitarie psicologiche e culturali di tutti e di ognuno. E invece .... vi mettete a correre dietro a questo e a quello, in una piazza e in un campetto di calcio, afferrate brandelli di qua, sparate toppe di là, rincorrete i numeri: il 2% di qua e non badate alla puzza, il 10% di là, il 5% di sopra e non so cosa di sotto. Giorni e giorni a correre dietro ai sondaggi, senza un’elaborazione, senza un progetto, senza un futuro. E senza un passato. Il vostro unico obiett

Potrà mai esserci di nuovo una Politica con la P maiuscola?

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La squallida storia, di un ministro della Repubblica e di una donna ambiziosa e spregiudicata, che ha mortificato gli italiani e le istituzioni per giorni è esattamente agli antipodi di quella nobiltà di intenti di cui si nutriva la Politica con la P maiuscola, che ho vissuto in tutta la mia giovinezza e che era pensata ed esercitata da persone, già allora poche, come Enrico Berlinguer e Tonino Tatò.  I due, pur essendo così diversi l'uno dall'altro come indole, insieme erano fortissimi.  E un fatto unico. Questa unicità della nostra storia politica non è stata mai indagata a fondo. Mi sono chiesta più volte: Berlinguer e Tatò nelle vie di una periferia romana Ma senza Tonino Tatò, Berlinguer sarebbe stato lo stesso? U 𝒏𝒐 𝒄𝒂𝒕𝒕𝒐𝒍𝒊𝒄𝒐-𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂, 𝒍’𝒂𝒍𝒕𝒓𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂, l'uno taciturno, l'altro socievole, entrambi con un retroterra formativo comune, al lavoro 𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒖𝒏 𝒃𝒊𝒏𝒐𝒎𝒊𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒇𝒆𝒕𝒕𝒐. Un'intesa fra d

Tonino Tatò e la giustizia sociale: mille modi per esprimerla

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Nel film DOPO DIVORZIEREMO - 1940 La famiglia ed i compagni di una vita.  Antonio Tatò, più conosciuto come Tonino Tatò , è nato a Roma il 5 novembre 1921.  Suo padre Francesco, laureato in Giurisprudenza, era un noto giornalista parlamentare vicino alle posizioni di Francesco Saverio Nitti. Sua madre, Ebe Cossio di Codroipo, discendeva da un’antica famiglia friulana e aveva aperto a Roma una piccola impresa artigianale di paralumi, la ditta D.A.I.. Tonino frequenta il Liceo privato cattolico Sant’Apollinare desiderando i suoi genitori offrirgli un ambiente più libero: le scuole cattoliche erano meno legate al regime fascista. Da lì partecipa ad associazioni culturali contrarie al regime dove conosce coloro che saranno compagni di una vita tra cui Franco Rodano e Adriano Ossicini. Lotta clandestina al fascismo e passione giovanile La passione giovanile per la musica americana nota come “ swing ”, molto ritmata, "sincopata", e trasgressiva rispetto al “patriottismo” dell’ep

ERMINIA ROMANO: una vita per la musica- dal pianoforte alla direzione d'orchestra

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  Orchestra Accademia Nazionale di Santa Cecilia Basilica di Massenzio Erminia Romano, nata a Roma il 28 novembre 1921, è una figura di spicco nel panorama musicale italiano del Novecento. Sposata con Antonio Tatò, futuro collaboratore e influente consigliere di Enrico Berlinguer, ebbe quattro figli. La sua carriera musicale iniziò in giovane età con lo studio del pianoforte sotto la guida di un illustre maestro come Artalo Satta e proseguì con il perfezionamento con il famoso caposcuola del pianismo moderno Alfredo Casella. È proprio con la suite dall’opera La donna serpente di Casella che nel 1959 Romano dimostra l’alto livello della sua tecnica direttoriale regalando al pubblico un’impresa rara e prestigiosa. Fino a quel momento, il suo percorso musicale era proseguito con lo studio della musica d’insieme con Guido Agosti e i corsi di direzione d’orchestra alla Accademia Chigiana di Siena con il direttore olandese Paul van Kempen. Erminia fu una delle poche donne a partecipare

Tatò-Berlinguer: un binomio di ferro

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                                 Tonino Tatò e Enrico Berlinguer Arrivati al potere, gli uomini di talento e di animo nobile come Enrico Berlinguer scelgono di avere accanro a sé uomini di spessore mentre quelli di scarso valore  si circondano di esseri mediocri, sbiaditi e manipolabili.                   Quarant’anni fa moriva Berlinguer e con lui, almeno per molti, la grande speranza di cambiare in meglio questo Paese. Fu un colpo quasi mortale per mio padre, Antonio Tatò, conosciuto più come Tonino. Non a caso, quel terremoto gli portò, pochissimo tempo dopo, il primo infarto. Era suo fedele amico e compagno di tante battaglie. E quella morte fu una cannonata che si abbatté, distruggendoli definitivamente, i quindici anni di lavoro politico che entrambi avevano compiuto in nome di un auspicato, crescente avanzamento democratico e pluralistico della società.  Già con l’assassinio di Aldo Moro sei anni prima aveva subito un duro colpo il progetto di rinnovamento sociale, politico e

Erminia Romano e L’EREDITÀ DELLE DONNE

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  Erminia Romano a L’EREDITÀ DELLE DONNE-cartellone Off  in programma a Firenze dal 24 al 26 novembre 2023  e on line                                                                                                                                              Un Festival in cui le donne prendono spazio, sono protagoniste, mostrano i propri talenti, fanno sentire la voce, le idee. Ecco L’EREDITÀ DELLE DONNE con focus sulle “madri della patria”. Tutti, dice la proposta, conoscono i "padri della patria", ma LE MADRI? Le donne che hanno inciso nella storia, nel costume, nell'arte, nella cultura? Tre giorni dedicati alla scoperta di volti, storie, creazioni, per dire al mondo che essere donna è un valore degno di attenzione e rispetto al di là delle funzioni riconosciute normalmente dalla società, dalla cultura, dalle religioni e per reagire a chi vuole fare della donna, ancora oggi (!), solo un oggetto di possesso e ne minaccia la vita. Alle serate dal vivo in teatro la di